mercoledì 17 ottobre 2012

Testaccio REZ 2020 - Rione a Emissioni Zero

L’ipotesi di individuare una Piattaforma per disegnare il quadro futuro del rione Testaccio è una buona opportunità per:
  • mettere a fuoco le criticità del rione;
  • definire le priorità per interventi di breve e medio periodo nel campo dell’energia sostenibile, della mobilità e della gestione dei rifiuti;
  • favorire la partecipazione e il coinvolgimento dei cittadini nel creare un Piano di azione per il rione;
in questo senso può essere utile ripercorrere un modello di gestione partecipata, promosso dalla Commissione europea, che è alla base del Patto dei Sindaci, con l’iniziativa sull’energia rinnovabile e l’efficienza energetica.

Il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) si presterebbe a diventare un documento di riferimento per programmare gli interventi, in un’ottica di coordinamento trasversale, con l’individuazione di obiettivi a breve e medio periodo.
Si tratta, in pratica, di definire le tappe di un processo di gestione urbana che permetta di migliorare al qualità della vita dei cittadini, puntando sulla riduzione dei consumi energetici e sul favorire comportamenti sostenibili.
Questo percorso permetterebbe di collocare il Rione in un quadro di sperimentazione urbana, basato sull’innovazione e sulla trasformazione ecologica, aprendo un confronto con l’Amministrazione di Roma Capitale, che aderisce dal 2009 al Patto dei Sindaci e ha predisposto il proprio PAES, sulla base delle previsioni di crescita al 2020.
Le opportunità sono date anche dal fatto di creare i presupposti per una serie di interventi volti a migliorare le performance energetiche degli edifici, creando nuove possibilità di investimento e occupazione, nell’ottica di sperimentare un modello di smart city, che parta dal basso.
Un elemento fondamentale, in questa fase di raccolta delle idee e del percorso da svolgere, è dato dalla capacità di creare un clima di sensibilizzazione e partecipazione dei cittadini attorno a un progetto che vuol disegnare il Futuro.

Contributo di Andrea Ferraretto - Esperto di Sostenibilità dello Sviluppo

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